Gli infortuni sul lavoro aumentano: solo nel 2021 se ne contano un totale di 450.000 mila denunciati all’INAIL, di cui 1404 sono risultati mortali. Questi dati devono far riflettere, soprattutto in contesto organizzativo, culturale ed tecnologico come quello attuale.
L’infortunio sul lavoro viene definito, dal punto di vista normativo, come “ogni lesione originata, in occasione di lavoro, da causa violenta che determini la morte della persona o ne menomi parzialmente o totalmente la capacità lavorativa”. I settori maggiormente colpiti, ad oggi, sono l’agricoltura, l’industria (chimica e meccanica) e il commercio.
C’è un’altra tipologia di infortunio che può colpire tutti gli ambiti lavorativi: l’infortunio in itinere, ossia quello che coinvolge il lavoratore lungo il normale tragitto:
Innanzitutto, il lavoratore che subisce un infortunio deve obbligatoriamente comunicarlo al proprio Datore di Lavoro. Successivamente, il lavoratore deve informare anche il Medico Competente ai fini dell’ottenimento del certificato medico che deve comprendere la diagnosi e il numero dei giorni di inabilità al lavoro.
Spetta infine al Medico del Lavoro inviare telematicamente all’INAIL il certificato medico del lavoratore infortunato.
Il Datore di Lavoro è tenuto a comunicare tutti gli infortuni verificatisi all’INAIL tramite denuncia (prognosi superiore a 3 giorni) o mera comunicazione (prognosi fino a 3 giorni escluso quello dell’evento). La denuncia d’infortunio deve essere inoltrata entro 2 giorni dall’avvenuta conoscenza, mentre si dimezza a 24 ore in caso di infortunio grave e/o gravissimo.
In caso di ritardo o mancata denuncia/ comunicazione di avvenuto infortunio all’INAIL, sono previste sanzioni a carico del Datore di Lavoro. In entrambi i casi, sulla base di quanto previsto e disciplinato dal D.lgs. 81/08, è comminata una sanzione amministrativa di tipo pecuniario (somma di denaro).
In caso di infortunio, l’INAIL ha il compito di indennizzare il lavoratore mentre, nel caso l’infortunio sia causato da una condotta scorretta del Datore di Lavoro, quest’ultimo è tenuto a risarcire l’infortunato.
Per ridurre gli infortuni è necessario creare e diffondere la cultura della sicurezza in azienda, quest'ultima è raggiungibile attraverso l’adeguata formazione e informazione dei lavoratori e attraverso la creazione di un ambiente sicuro e salubre.
Azzerare i rischi è impossibile ma è possibile ridurli con la corretta individuazione e valutazione degli stessi e, soprattutto, con la collaborazione da parte di tutte le parti: il Datore di Lavoro deve garantire la sicurezza e i lavoratori hanno la responsabilità di segnalare eventuali problematiche.
In ambito sicurezza, e non solo, la prevenzione può fare la differenza.