L’energia elettrica da cui dipende quasi ogni attività lavorativa, quindi il rischio elettrico, rappresenta un pericolo spesso sottovalutato o non opportunamente considerato nei luoghi di lavoro.
Se per la maggior parte dei lavoratori si tratta di un rischio quasi “collaterale” (anche solo per la presenza dell’impianto elettrico) che li coinvolge in quanto “utilizzatori”, per altre categorie specifiche rappresenta invece un rischio concreto con cui doversi confrontare quotidianamente.
Quando si parla di rischio elettrico, si intende la probabilità di ricevere un danno a causa di un contatto fisico diretto o indiretto con elementi che sono in tensione:
Per i normali utilizzatori in genere, si considera che il rischio elettrico sia basso, sottovalutando di conseguenza la reale probabilità, per chi invece esegue lavori elettrici che comportano specifici rischi elettrici, il rischio è più concreto. Stiamo parlando di lavoratori che svolgono manovre, prove, ispezioni o misure su impianti elettrici o su parti sotto tensione o potenzialmente sotto tensione.
I lavori di tipo elettrico sono definiti come “lavori e interventi su impianti elettrici con accesso o avvicinamento eccessivo alle parti attive in tensione o fuori tensione, con conseguente rischio di folgorazione o arco elettrico” (CEI 11-27) e “lavori su, con od in prossimità di un impianto elettrico quali prove, misure, sostituzioni, modifiche, ampliamenti montaggi, ispezioni e riparazioni” (CEI 11-48).
Le attività sopra elencate devono necessariamente essere svolte da personale adeguatamente informato, formato ed addestrato (D.Lgs. 81/2008 art. 37, art.82) anche secondo le pertinenti norme tecniche di settore (CEI 11-27).
A riduzione del rischio elettrico, nell’affidare questo genere di lavori, il Datore di Lavoro deve valutare i profili professionali specifici necessari e questi devono rispondere ai seguenti tre requisiti complementari:
Un lavoratore con istruzione, conoscenza ed esperienza rilevanti tali da consentire di analizzare i rischi ed evitare i pericoli viene definita PERSONA ESPERTA in ambito elettrico (PES), e deve possedere tutti e tre i requisiti sopra elencati.
Un lavoratore adeguatamente avvisato da Persone Esperte per metterlo in grado di evitare i pericoli derivanti dall’elettricità viene definito PERSONA AVVERTITA in ambito elettrico (PAV). Tale figura non possiede completamente tutti e tre i requisiti sopra elencati, ma li soddisfa almeno in parte anche solo a livello base.
Una volta che il Datore di Lavoro ha qualificato i PES e i PAV (condizione necessaria), successivamente li può designare come “PERSONE IDONEE (PEI) a lavori sotto tensione”, ovvero attribuisce loro una idoneità che si basa su:
Viene di contro definito PERSONA COMUNE (PEC) un lavoratore che non è esperto né avvertito, ovvero non soddisfa i tre requisiti.
Risulta quindi chiaro che, per poter soddisfare i requisiti necessari ed operare con sicurezza sugli impianti elettrici, il Datore di Lavoro deve assicurarsi di far frequentare ai propri lavoratori una formazione specifica speciale per PES/ PAV.
Imprendo eroga il corso di formazione per addetti ai lavori elettrici PES PAV della durata di 16 ore.
Il corso è necessario per poter lavorare in presenza di rischio elettrico ed è rivolto a tutto il personale che opera su impianti elettrici in tensione o fuori tensione.
Il corso di formazione PES PAV permette di acquisire al lavoratore le competenze necessarie ad operare in situazioni di rischio elettrico e conoscere le modalità operative da adottare per lavorare in sicurezza.