PROROGA DEI SOSTEGNI A FONDO PERDUTO PER I COMUNI: DECRETO SOSTEGNI TER

La conversione in legge del “Decreto Sostegni ter” proroga al 30 aprile 2022 il termine per la presentazione delle richieste di contributo a fondo perduto per progetti di rigenerazione urbana da parte dei Comuni.

Quale la rigenerazione urbana?

Per rigenerazione urbana si intende:

  • la rifunzionalizzazione di aree e di strutture edilizie esistenti, pubbliche, per finalità di interesse pubblico che migliorino la qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale
  • gli interventi di ristrutturazione edilizia di immobili pubblici, con particolare riferimento allo sviluppo dei servizi educativi e didattici, ovvero alla promozione delle attività culturali e sportive e della mobilità sostenibile.

Non saranno dunque ammissibili le domande relative le nuove costruzioni, il consumo di nuovo suolo, micro-interventi, ovvero più interventi non coordinati tra loro.

Un esempio di rigenerazione urbana: "Il progetto presentato dovrà riguardare un intervento che non dovrà solo realizzare una pista ciclabile, o solo la ristrutturazione di un fabbricato o la rigenerazione di tratti viari, ma dovrà riguardare opere, anche coordinate fra loro, la cui realizzazione abbia impatti evidenti sulla riduzione dei disagi sopra descritti"

GLI IMPORTI DEL CONTRIBUTO

Il Decreto Sostegni ter stima l’importo del contributo a fondo perduto in base alla dimensione del comune

  • 5.000.000 di euro (la domanda deve essere presentata dal comune capofila) per Comuni sotto i 15.000 abitanti che, in forma associata, hanno una popolazione di oltre 15.000 abitanti,
  • 5.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 15.000 a 49.999 abitanti;
  • 10.000.000 di euro per i comuni con popolazione da 50.000 a 100.000 abitanti;
  • 20.000.000 di euro per i comuni con popolazione superiore o uguale a 100.001 abitanti e per i comuni capoluogo di provincia o sede di città metropolitana.

PRESTAZIONI FINANZIABILI

Con l’istanza al contributo possono essere richieste oltre alle spese per la realizzazione dell’opera, quelle relative ai costi di progettazione, qualora compresi nel quadro economico. In tali casi nella domanda deve essere indicato, con separata evidenza, l’importo richiesto per i lavori e quello richiesto per la progettazione corrispondenti alle relative voci del quadro economico dell’opera

È possibile utilizzare altra fonte di finanziamento di qualsiasi tipo a copertura del costo totale dell’opera che si intende realizzare. I contributi pubblici sono cumulabili, se non diversamente disposto, ma non possono finanziare le stesse spese.

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