SISMABONUS: CHE COS’È E A CHE COSA SERVE?

Il Sismabonus è un incentivo economico concesso dallo Stato Italiano per rendere la propria abitazione o il proprio fabbricato maggiormente resistente alle azioni sismiche.

Il Sismabonus è la detrazione Irpef o Ires che viene riconosciuta ai contribuenti (privati e società) che effettuano lavori per mettere in sicurezza le proprie case e gli edifici produttivi in zone a rischio sismico. Inizialmente era solo per le zone 1. Nel 2019, con il DL 34/2019, è stato esteso anche a edifici in zone 2 e 3.

“CONVIENE IL SISMABONUS??”

Certo! Attraverso il Sismabonus, potresti addirittura rifare casa e non solo rinnovarla. Ma la cosa interessante è che, se consideriamo la sicurezza degli edifici, troviamo immediatamente la risposta in merito alla convenienza che non è solo economica.

Ricordiamo che l’Italia è uno dei Paesi con la popolazione più anziana del mondo e anche le nostre case lo dimostrano. La qualità degli edifici esistenti è scadente sia dal punto di vista strutturale che energetico.

Sono proprio questi edifici ad aver bisogno di interventi urgenti.

Il Sismabonus è l’occasione giusta per renderli migliori e, soprattutto, a salvaguardare il grande patrimonio che racchiudono: le persone.

“SI VA BENE… MA QUI NON VIENE IL TERREMOTO!”,

è la risposta che noi tecnici sentiamo spesso purtroppo. TUTTA L’ITALIA ORMAI È SISMICA. Alcune zone lo sono meno, ma la stragrande maggioranza sono in zona 3.

L’Italia è un Paese con un elevato rischio sismico a causa di una pericolosità sismica medio-alta, con una vulnerabilità molto elevata e un’esposizione altissima. Si può operare sulla riduzione della vulnerabilità attraverso un’azione sistematica di opere di messa in sicurezza e di miglioramento sismico degli edifici esistenti.

La riduzione della vulnerabilità può essere perseguita attraverso specifici interventi, finalizzati a rimuovere le criticità (elementi di vulnerabilità) della costruzione qualora presenti e/o andando ad aumentare la capacità globale della struttura avendo fissato quelli che sono gli obiettivi da raggiungere, in termini di prestazione sismica.

SISMABONUS NEI CONDOMINI: INTERVENTI DI RINFORZO STRUTTURALE ANTISISMICI SULLE PARTI COMUNI

Al fine di migliorare il comportamento sismico dei condomini, si può intervenire con interventi antisismici non invasivi, dall’esterno del fabbricato, quali confinamento dei nodi esterni, fasce di piano e sistemi antiribaltamento a basso spessore per tamponature.
Nella progettazione edilizia le tamponature, considerate come l’involucro dell’edificio, sono elementi non strutturali che potrebbero presentare, durante un evento sismico, il fenomeno di espulsione delle stesse fuori dal proprio piano compromettendo la stabilità della struttura con rilevanti ripercussioni sulla salvaguardia della vita umana, oltre a causare ingenti perdite economiche.

 Al fine di scongiurare il fenomeno di antiribaltamento delle tamponature è pertanto necessario rinforzare localmente tali elementi non strutturali fino a renderli parzialmente portanti. Uno tra i sistemi di rinforzo più diffuso è costituito da malte strutturali in calce idraulica naturale o rasanti a basso spessore, armati, con reti in fibra di basalto. L’impiego di questo sistema ha la funzione di migliorare la duttilità del paramento murario e la ripartizione delle sollecitazioni dinamiche.

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