Neppure le società sportive sono escluse dall’applicazione di MOG, Modelli di Organizzazione e Controllo. Il loro coinvolgimento in questo sistema di applicazione della responsabilità (normativa 231) è cresciuto negli ultimi anni, in ragione di specifiche iniziative del nostro legislatore.
Con l'inserimento del nuovo comma all'art. 33 Cost., ai sensi del quale la Repubblica riconosce il valore educativo, sociale e di promozione del benessere psicofisico dell'attività sportiva in tutte le sue forme, lo Sport è diventato “cosa seria”.
Entro agosto 2024, le associazioni e società sportive, sia dilettantistiche che professionistiche, sono tenute a sviluppare Modelli Organizzativi e sistemi di Controllo per la gestione delle attività sportive, insieme a codici di comportamento che rispettino tali modelli.
Questa responsabilità è stata introdotta dalla recente riforma nello sport nell'articolo 16 del decreto legislativo 39/2021, noto come "Semplificazioni", con l'obiettivo di combattere fenomeni di discriminazione e violenza nei confronti dei minori.
Il legislatore è intervenuto anche sull'elenco dei reati presupposto con l'introduzione dell’art. 25-quaterdecies del D.lgs. n. 231/2001 estendendo la responsabilità per gli illeciti di frode in competizioni sportive.
Questo, per esempio, se un soggetto interno all’ente sportivo offre o promette denaro o altra utilità o vantaggio ad un partecipante ad una competizione sportiva con lo scopo di raggiungere un risultato diverso da quello che ne sarebbe derivato da uno svolgimento della gara corretto e leale.
Gli enti sportivi saranno obbligati a dotarsi di un MOG (Modello Organizzativo Controllo) quantomeno per la prevenzione di molestie, violenze e discriminazioni, il cui inadempimento prevede l’applicazione di sanzioni disciplinari.
Se ciò si somma all’esistenza di fattispecie di reato specifiche per l’ambito dello sport, risulta evidente che quella di adottare un Modello 231 è ormai una scelta pressoché ineludibile.
Rivedi la nostra Pillola: D.Lgs 231/2001, la responsabilità da reato degli enti: l'efficacia scriminante dei MOG e la funzione dell'Organismo di Vigilanza